Mobile learning: la formazione a portata di mano |
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Scritto da F. Massimi |
Martedì 23 Agosto 2011 15:16 |
M-learning è la naturale evoluzione dell'e-learning. L'e-learning presuppone la disponibilità di un computer desktop ed è quindi fruibile solo in alcuni ambienti; ciò costituisce un limite. Anche il portatile, nonostante le dimensioni ridotte non può essere considerato un vero e proprio dispositivo mobile in quanto non utilizzabile in tutte le circostanze. Al contrario, gli strumenti mediante i quali si accede al m-learning non sono vincolati ad un luogo, possono essere fruibili ovunque ed in qualsiasi situazione; possono essere tenuti in un palmo di mano e possono essere portati con sé in modo discreto. L’e-learning ha rivoluzionato l’esperienza dell’apprendimento rendendo disponibili le conoscenze on-demand attraverso il Web o una intranet aziendale. Oggi lo stesso contenuto, opportunamente adattato, può essere offerto usando i dispositivi mobili con cui tutti abbiamo familiarità, rendendo l’esperienza dell'apprendimento ancora più conveniente e flessibile, in particolare come supporto alla performance. Molti sono gli esperti che oggi sottolineano la convenienza e l’efficacia del mobile learning come strumento per migliorare la performance e la produttività. Innanzitutto, i telefoni cellulari sono oggi ubiqui e pervasivi: praticamente tutti nel mondo sviluppato ne hanno uno, e nessun’altra tecnologia è più globale della telefonia mobile. Che il mobile learning sia una scelta vincente lo confermano anche i dati di mercato, che prevedono una forte crescita di vendite di tablet e smartphone. Secondo IDC (International Data Corporation) nel 2011 si può ipotizzare che verranno venduti 53 milioni di tablet, mentre cresce anche il numero di telefoni cellulari in uso, quattro miliardi, di cui un miliardo smartphone. Nel 2014 il tempo utilizzato per navigare in internet attraverso un dispositivo mobile sarà maggiore di quello speso su un desktop. 200 milioni di utenti già usano il mobile per accedere a Facebook e altri social e professional network. Il mobile learning inoltre realizza in pieno il paradigma dell’”imparare mentre si fa” anziché in classe o davanti ad un computer. Mentre l’e-learning infatti deve creare un contesto per dimostrare l’importanza dell’informazione oggetto di insegnamento (un esempio è l’uso del classico “cosa fareste se…” per introdurre un argomento), con i dispositivi mobili l’apprendimento avviene esattamente quando si presenta il contesto giusto. Immaginiamo per esempio un rappresentante a cui l’azienda ha fornito un dispositivo mobile che fornisce formazione ad hoc mentre ha un incontro con un cliente. Se il cliente esprime interesse in due prodotti e vuole sapere quali sono le differenze, il rappresentante può per esempio usare il dispositivo per fare una scansione del codice a barre dei due prodotti, scaricare immediatamente un minitutorial che spiega le loro differenze, e aiutare il cliente a fare una scelta informata. Questo ci porta a sottolineare ancora una volta la differenza importante tra e-learning e m-learning. Ovviamente questo non significa che un tipo di apprendimento sia migliore di un altro, ma semplicemente che entrambi sono appropriati nella situazione giusta: quando c’è bisogno di informazioni più complete e dettagliate, un tutorial e-learning a disposizione attraverso un computer rimane insuperabile, mentre in una situazione in cui si ha bisogno immediatamente di una veloce informazione, uno smartphone può essere più che sufficiente. I dispositivi mobili sono solo un'altra varietà di strumenti con cui i discenti possono accedere alla formazione. Per il futuro, gli esperti dicono che mentre attualmente abbiamo due tipi di tecnologie learning che coesistono, una veicolata tramite il web tradizionale e l'altra tramite il mobile, presto forse si avrà una convergenza, e poi forse l’estinzione dell’una mentre un’altra prende il sopravvento. Con l’avvento dell’iPad e di altri strumenti di tipo tablet, c’è incertezza se questi diventeranno i dispositivi dominanti nel futuro. Certamente più portabili di molti laptop, i tablet non hanno ancora la mobilità ubiqua di un telefonino. Entrambi i dispositivi però sono in grado di visualizzare e interagire con lo stesso contenuto. L’unica differenza diventa la dimensione dello schermo, che comunque può essere anche una preferenza personale. La soluzione dunque è sviluppare contenuti sempre più “cross-platform” e indipendenti dal dispositivo su cui vengono visualizzati. I contenuti di questo articolo sono stati rielaborati da varie fonti Web:
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